
L’intervento del comandante provinciale Desideri
Si è celebrato ieri il 203° anniversario della fondazione dell’Arma, che anche quest’anno i Carabinieri di Ferrara hanno festeggiato nella storica cornice della caserma di Corso della Giovecca. Il Colonnello Andrea Desideri nel suo primo anno da Comandante Provinciale di Ferrara, ha voluto ringraziare le Autorità intervenute, in particolare il Prefetto di Ferrara Dott. Michele Tortora, il Capo della Procura della Repubblica Dott. Bruno Cherchi, ed i colleghi della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza. Il Colonnello Desideri ha puntualizzato che <<se è stato possibile rispondere concretamente alle aspettative locali lo si deve anche al sostegno che l’Arma dei Carabinieri ha sempre ricevuto dai vertici delle Istituzioni locali sopra dette>>.
Il Comandante Provinciale ha evidenziato, inoltre, che <<è stata determinante, sin dall’inizio, la vicinanza delle Comunità ferraresi e dei loro Primi Cittadini, entità con le quali storicamente si fondono le vicende dell’Arma dei Carabinieri, di cui è emblema la sempre attuale figura del Comandante di Stazione che opera sul territorio per il bene prezioso della “sicurezza pubblica” di ogni cittadino. Il Comandante di Stazione – ha aggiunto il Colonnello – oltre a costituire un valido strumento operativo, realizza un rapporto di conoscenza diretta e reciproca con la popolazione da cui deriva anche l’esercizio di una vera e propria funzione sociale>>.
Il Colonnello Desideri ha continuato sostenendo che <<quelli trascorsi sono stati mesi molto impegnativi sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica nonché delle attività riguardanti la polizia giudiziaria che hanno interessato i Carabinieri della provincia, impegnati nella risoluzione, nel mese di gennaio e non da ultimo proprio ieri notte, di episodi di violenza intrafamiliare che hanno scosso l’opinione pubblica nazionale e locale, nonché le stesse comunità della provincia di Ferrara>>.
Ha concluso rivolgendo un riconoscimento ai rappresentanti della stampa per come, in questi mesi, hanno saputo gestire il nobile dovere dell’informazione.