Guasto al Venezia-Bologna: passeggeri per 6 ore sul convoglio

Una lunga nottata bloccati su un treno: è ciò che è successo il 5 dicembre, dalle 21 a oltre le 3 di notte, a circa 250 passeggeri del convoglio regionale Venezia-Bologna. Un commento sulla vicenda è in una lettera di una lettrice, che ripercorre i disagi. Dal canto suo Trenitalia si è scusata per l’accaduto ed ha assicurato il rimborso del biglietto. Si è trattato, spiega, di un guasto alla motrice: sono scattati i protocolli ma poi si è verificato un problema con la seconda motrice “di soccorso”: e i tempi sono almeno raddoppiati. Il locomotore che avrebbe dovuto trainare il treno fino a Ferrara non è riuscito per problemi tecnici ad agganciare la motrice del convoglio. E’  partito allora un secondo treno da Polesella (Rovigo): ha raggiunto in coda il Regionale e lo ha spinto fino a Ferrara.

La maggior parte dei passaggeri ha proseguito fino a Bologna. Un quindicina di persone, che dovevano proseguire per altre località e avevano perso le coincidenze, sono state aiutate dall’assistenza clienti, spiega Trenitalia.

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“Vi scrivo – esordisce la lettrice nella lettera – per metterVi al corrente di un grave episodio verificatosi in data 5 dicembre 2016, riguardante il servizio di trasporti Trenitalia.

Il treno Rv 2249, a due piani, con partenza a Venezia S.L. e diretto a Bologna C.Le, del quale ero passeggera, è rimasto fermo per SEI ORE (dalle 21.08 alle 3:15 circa) nella zona di Santa Maria Maddalena, all’inizio del ponte che attraversa il fiume Po, per un guasto all’impianto di locomozione

Vista la posizione dell’arresto tutti i passeggeri sono rimasti, per quelle sei ore, completamente bloccati all’interno del treno. Inutile specificare che le tempistiche di soccorso siano state eccessivamente inadeguate.

Sono stati effettuati tentativi di risoluzione tramite utilizzo di una motrice trainante, arrivata in loco circa due ore dopo l’arresto per guasto, senza successo, visto che anche il mezzo di soccorso nel giro di un’ora, dopo diversi tentativi di partenza, si è anch’esso guastato.

La ripartenza è stata effettuata solamente verso le 3:10 di notte per l’arrivo di un secondo mezzo di soccorso (mi pare di aver inteso che si trattasse di un treno merci) che è riuscito a spingere il famigerato Rv 2249 fino alla stazione di Ferrara, dov’è stato allestito un treno con partenza 4:20 in direzione Bologna C.LE.

Ovviamente ogni coincidenza con altri treni è stata irrimediabilmente persa (vedesi, per esempio, un passeggero diretto a Bari, costretto molto probabilmente ad attendere il primo treno utile per poter giungere a destinazione fino alle otto del mattino, bloccato in stazione a Bologna).

 

Oltre alle assurde tempistiche di risoluzione ci tengo a segnalare le circostanze in cui tutto ciò si è svolto.

Gli avvisi ai passeggeri da parte del personale sono stati, a parer mio e di altri passeggeri, troppo scarni e frettolosi, aggiungendo che nell’ultima ora di quest’ incubo siamo stati completamente abbandonati a noi stessi, senza che ci venisse fornita alcuna notizia.

E dopo cinque ore di attesa trovo anche normale il bisogno di qualche certezza, per non tanto rasserenare, quanto più per placare gli animi. All’una e mezza siamo stati pregati, tramite avviso all’interfono, di spostarci tutti quanti nei due primi vagoni, senza però una motivazione. Molte persone sono restate in piedi o si sono sedute a terra.

Siamo rimasti al buio, per le ultime due ore di attesa.

C’è da aggiungere anche il fatto che, contemporaneamente all’avaria del motore, si fosse bloccato anche l’impianto di riscaldamento, mai più ripristinato. E in sei ore, nonostante le giacche addosso e l’ammassamento delle persone, posso assicurare che il clima era davvero freddo.

 

Alcuni passeggeri, una Signora in particolare, hanno cominciato ad agitarsi notevolmente, visto il freddo, il buio, la sete e la fame e la mancanza d’aria, dal momento che i finestrini erano bloccati.

Sono state allertate numerosissime volte, nel giro di quelle due ultime ore, le Forze dell’ Ordine e, credo, anche i Vigili del Fuoco visto che, a cinque minuti dalla partenza, sono stati avvistati nella strada sottostante tre o più mezzi del 115 ed alcune volanti”. La lettrice conclude evidenziando  la necessità di rendere pubblico l’ “increscioso episodio”.