
La vittima è di origini ferraresi
Proseguono le indagini sull’omicidio di Ugo Tani, il 56enne originario di Migliaro: il corpo dell’uomo, che di professione era cuoco, è stato trovato nel primo pomeriggio di ieri in un appartamento di Pinarella di Cervia, nel Ravennate. In ogni caso ormai la responsabilità è certa: Antonio Colopi, 26enne e convivente della vittima, si è consegnato spontaneamente ai Carabinieri di Lanciano nel tardo pomeriggio di ieri, mentre probabilmente stava raggiungendo i suoi luoghi di origine, nel Leccese. Il giovane è stato sottoposto ad interrogatorio, dove ha rilasciato dichiarazioni sulle quali sono in corso accertamenti. Come è stato spiegato questa mattina in una conferenza stampa dal Procuratore Capo Alessandro Mancini, dal Pm Stefano Stargiotti e dal Comandante provinciale dell’Arma Massimo Cagnazzo,
intorno alle 9.30 – l’orario più preciso verrà stabilito con l’autopsia – durante un violento litigio per motivi probabilmente passionali il 26enne ha colpito a morte il 56enne con una mannaia da cucina, nell’appartamento che i due condividevano in affitto da circa un anno. Poi è fuggito via, notato da alcuni vicini allertati dalle grida provenienti dalla casa di via Puglie, a Pinarella.
Già dai primi rilievi dei Carabinieri sul luogo del delitto si è sospettato del 26enne, le cui ricerche sono partite immediatamente, anche perché si temeva potesse compiere gesti di autolesionismo. Il ragazzo, in contatto col suo avvocato, durante la fuga si è poi convinto a costituirsi, mentre la Procura di Ravenna aveva emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto nei suoi confronti.
Maggiori informazioni più tardi.
“Non volevo uccidere”. Interrogato dopo essersi consegnato ai Carabinieri di Lanciano, Antonio Colopi si è difeso così. Il giovane, si legge anche sui maggiori quotidiani, ha ammesso di aver colpito Ugo Tani nell’appartamento di Pinarella di Cervia, ma di essere stato aggredito per primo nel corso di una lite, dopo aver passato la notte fuori casa. Stando sempre alla sua versione, sarebbe stato lui ad essere colpito al petto dalla mannaia da cucina; poi avrebbe disarmato il suo convivente e gli avrebbe inferto il colpo. Le indagini continuano per ricostruire i fatti.