Sono due le persone denunciate per ricettazione

Si sono concluse con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di due pregiudicati del luogo ed il recupero  dell’intera refurtiva le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Copparo per il furto dei cavi in rame di una linea telefonica verificatosi nei giorni scorsi nel comune di Ro Ferrarese. La mattina del 26 giugno 2015 i Carabinieri, su segnalazione di un cittadino, hanno fatto partire le indagini poiché ignoti, nel corso della nottata precedente, si erano impossessati di cavi telefonici di pertinenza della Società Telecom Italia. Dal sopralluogo e dai rilievi tecnici eseguiti dai militari è emerso che i cavi, circa 300 metri con anima in rame, risultavano  recisi da una palificazione ubicata a bordo strada nella frazione Alberone ed avevano causato l’interruzione del servizio telefonico di due abitazioni. Nel corso delle attività info-investigative immediatamente condotte, i militari hanno eseguito una serie di  perquisizioni domiciliari e di ispezioni di casolari in uso ad alcuni pregiudicati, all’esito delle quali è stata rinvenuta l’intera refurtiva. In particolare, sono stati rinvenuti e recuperati 60 Kg circa di cavi telefonici, esattamente corrispondenti, per tipologia e quantità, a quelli asportati in Ro Ferrarese, nonché ulteriori 11 Kg circa di cavi in rame di vario genere, anch’essi ritenuti di provenienza furtiva e per i quali sono in corso ulteriori accertamenti. Inoltre, nell’ambito dell’operazione i Carabinieri hanno rinvenuto anche alcune tessere, rilasciate da esercizi commerciali di Copparo, di pertinenza di una persona del luogo che, il 10 luglio 2014, aveva denunciato il furto del proprio portafogli presso il Comando Stazione Carabinieri di Copparo. Al termine degli accertamenti, un 50enne, e un 40 enne, entrambi  ferraresi  già noti alle forze dell’ordine perché gravati da precedenti penali per reati contro il patrimonio, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ferrara per il reato di “ricettazione continuata in concorso”. L’esito di tale operazione sarà, altresì, portato a conoscenza dell’Osservatorio Nazionale sui furti di rame che, come è noto, non svolge alcuna attività d’indagine ma  di raccolta ed  elaborazione del mero dato statistico  relativamente  alla particolare tipologia di crimine ritenuta alquanto redditizia per i malfattori  e molto deleteria per le attività  economiche colpite.