Il consuntivo 2014 realizza un utile di € 239.000

Il Bilancio 2014 di Terremerse, che nell’area ferrarese conta oltre 1.200 soci, e del suo gruppo – con le controllate Semìa (commercializzazione sementi), Terre da Frutta (produzione varietà frutticole), Borgobuono (produzione e commercializzazione carni, salumi e prosciutti) – conferma il trend positivo in atto ormai stabilmente da diversi anni. Il consuntivo 2014 infatti, realizza un utile di € 239.000, al netto di € 1.2 milioni di accantonamenti prudenziali, con un aumento ulteriore di fatturato che raggiunge i 166 milioni € (+ 2,8%). Il consolidato a 174,4 milioni € s’incrementa del 5,2% sul precedente.

 

«La validità del risultato d’esercizio, conseguito in un’annata difficilissima per l’agricoltura, a causa sia delle avversità climatiche sia dagli andamenti del mercato nei comparti dei cereali, dell’ortofrutta e delle carni suine, si deve ai positivi risultati di posizionamento strategico acquisiti dalle principali attività condotte da Terremerse: in primis agroforniture, carni e cereali – commentano l’Amministratore Delegato della Cooperativa, Gilberto Minguzzi, e il Presidente, Marco Casalini – Nel corso del 2015 il prosieguo del lavoro di riposizionamento di tutte le attività governate da Terremerse, secondo le linee guida già delineate nel progetto Terremerse 2020, porterà gradualmente a compimento la messa in valore della sua struttura multibusiness, con una rinnovata capacità di produrre reddito per sé e per i soci».

 

Per le agroforniture l’ottimo risultato conseguito dal settore è frutto dell’ulteriore incremento del grado di penetrazione di Terremerse nel mercato di sede (provincie di Ravenna e Ferrara in particolare), oltreché delle quote aggiuntive di mercato provenienti dai rami d’azienda recentemente acquisiti e dall’avvio di relazioni commerciali con nuovi territori. Si conferma una volta di più che il successo di Terremerse nel comparto è dovuto allo standard qualitativo del servizio agli agricoltori, che consente di farne un soggetto attivo di programmazione e partnership con le multinazionali fornitrici: ciò genera economicità e competitività nella filiera a beneficio di tutti i soggetti che vi operano, a cominciare dagli agricoltori stessi.

 

Nel comparto cerealproteico, nonostante le avversità climatiche, la campagna di raccolta 2014 ha superato i volumi ritirati nell’annata precedente, passando dalle 137 mila tonnellate alle 144 mila (+5,33%), il secondo miglior risultato degli ultimi 5 anni, con ulteriori 357 nuove aziende che hanno consegnato i cereali a Terremerse. Questo dato, sommato a quello delle due annate precedenti, porta a 948 il numero delle nuove aziende consegnatarie.

Nel comparto carni il 2014 ha segnato un significativo calo di fatturato da doversi ricondurre al calo dei consumi e delle vendite nei nostri canali commerciali consolidati. Si conferma in pieno la validità della scelta effettuata con la costituzione della controllata commerciale Borgobuono, orientata verso l’acquisizione di nuovi mercati in Italia e all’estero, anche attraverso la costruzione del marchio aziendale.

 

Infine, il comparto ortofrutta è stato duramente colpito dall’andamento di mercato che non ha consentito né agli agricoltori né alla Cooperativa di ripagare i propri costi. Nel 2013 Terremerse decise di abbattere l’incidenza dei costi fissi di lavorazione per armonizzarli alla riduzione dei volumi di attività. I prezzi di mercato del 2014 attestano che l’impegno a contenere i costi deve sposarsi con l’azione volta a recuperare volumi e un mix di prodotto che apporti nuovo valore aggiunto alla Cooperativa e ai suoi soci. I contatti avviati nella prima parte dell’annata in corso, attestano le importanti potenzialità di sviluppo che la Cooperativa riscontra al Sud e al Centro-Nord Italia verso aziende specializzate medio-grandi.