
I suggerimenti del dottore Alessandro Zanasi, docente dell’Università di Bologna
Per circa mezzo milione di studenti italiani impegnati con gli esami di maturità 2015 è l’ultimo sforzo estivo. A partire dal 25 giugno, infatti, dopo essere stati impegnati con le prove scritte, i ragazzi dovranno affrontare l’esame orale.
In questo periodo di forte stress, l’impegno e la costanza sono sicuramente due carte fondamentali per superare al meglio l’interrogazione, ma un ulteriore aiuto può arrivare anche da una corretta idratazione. Diversi studi, infatti, hanno evidenziato come un’idratazione inadeguata incida negativamente non solo sulle performance fisiche, ma anche e soprattutto su quelle cognitive.
Il Dott. Alessandro Zanasi dell’Osservatorio Sanpellegrino, docente presso l’Università di Bologna, spiega: “In situazioni di tensione, come certamente sono gli esami finali per tanti studenti italiani, si tende a disperdere una maggior quantità di acqua, oltre ai liquidi persi a causa della temperatura più elevata tipica del periodo estivo. È quindi estremamente importante mantenere un adeguato livello di idratazione, per tenere alta la concentrazione e l’attenzione sotto stress, oltre che aiutare la memoria”.
Il cervello, infatti, è formato per l’85% da acqua, elemento particolarmente necessario nei tessuti ad alta attività metabolica: una disidratazione anche moderata, quindi, porta a stanchezza e riduzione di concentrazione, oltre che mal di testa e rallentamento dell’esecuzione di compiti semplici.
Ciò è ancora più vero nel caso dei ragazzi, come spiega il dott. Zanasi: “I giovani sono maggiormente esposti al rischio di disidratazione rispetto agli adulti, a causa del loro elevato rapporto tra superficie e massa corporea, ovvero tra la quantità di liquidi in essi contenuta ed il loro peso.”
Tuttavia, con pochi e semplici accorgimenti, è possibile garantire ai ragazzi un adeguato livello di idratazione. Sicuramente un ottima soluzione è quella di portare sempre con sé una bottiglietta d’acqua – in biblioteca per gli ultimi ripassi, o sulla scrivania di casa, fino ai corridoi della scuola in attesa del proprio turno per l’esame – bevendo spesso (almeno ogni ora), e senza aspettare di sentire lo stimolo della sete.
“In questo contesto, sono particolarmente consigliabili le acque ricche di minerali, per reintegrare i sali persi con il sudore. Tra gli elementi più importanti vi è il calcio – continua Alessandro Zanasi – poiché coinvolto nella trasmissione degli impulsi nervosi e utile a favorire i processi cognitivi”.