Il progetto è convenzionato dalla Cna in collaborazione con l’Istituto Ipsia

E’ stata una “normale” giornata di vita aziendale quella vissuta dai giovani dell’ istituto Ipsia che, a turno, hanno potuto osservare come è strutturato il lavoro in un’impresa di impianti elettrici. Seguiti personalmente dallo stesso titolare, i ragazzi hanno svolto le principali attività lavorative: la mattina presto in azienda, per prendere nota degli ordini da smaltire e organizzare la giornata di lavoro, poi via nei cantieri, insieme ad operai e ai tecnici, sotto la supervisione dei capicantiere; infine, in sede, per fare il punto sullo stato dei lavori e i problemi riscontrati.

L’imprenditore Manuele Marani ha voluto rendere i ragazzi partecipi della concreta e quotidiana vita della propria impresa convinto che bisogna immergersi dentro la realtà per capire se la propria scelta professionale è quella giusta. “Forse perché io stesso sono padre – puntualizza Marani – ritengo importante che un giovane sappia cosa c’è dopo la scuola. Da 20 anni inserisco stagisti in azienda e diversi dei miei dieci dipendenti sono stati assunti al termine di un percorso professionalizzante”.

L’iniziativa è stata realizzata grazie alla convenzione stipulata da Cna con l’IIS “Copernico-Carpeggiani”, e in particolare con l’Ipsia Ercole I D’Este, per la formazione professionalizzante degli studenti, nell’ambito di imprese associate alla Cna di diversi settori attinenti agli studi dei ragazzi.

La professoressa Anna Guglielmetti, referente per l’orientamento in uscita e l’alternanza scuola-lavoro, ha commentato così l’opportunità fornita ai ragazzi: “Un’esperienza davvero istruttiva. Sono percorsi che, non comunemente, ai nostri giovani capita di realizzare attraverso gli stages. Hanno la possibilità di sperimentare le proprie capacità nel lavoro concreto dell’impresa e conoscere tecnologie innovative, non disponibili presso i nostri laboratori. Alla fine, i giovani interessati sono stati più che contenti dell’esperienza. Ci hanno chiesto quando poter ripetere l’esperienza e anche i loro amici delle altre classi vorrebbero utilizzare questa opportunità”.