Anche a Ferrara l’Arma ha celebrato l’anniversario

E’ stato celebrato a Ferrara il 201° anniversario della fondazione dei Carabinieri.

Durante la cerimonia, che si è svolta a Palazzo Romeai, Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ferrara, Col. Carlo Pieroni, ha ringraziato il Prefetto, le autorità civili, militari, religiose, i sindaci della Provincia, la rappresentanza militare, i rappresentanti della A.N.C. e tutti i gli ospiti.

Come spiegano I Carabinieri, celebrando in modo sobrio e convinto i duecento e uno anni della fondazione dell’Arma, il colonnello ha ricordato che nei suoi due secoli di storia l’Arma ha sempre operato per il bene delle collettività affidategli, ed anche i Carabinieri di questa provincia hanno voluto confermare l’impegno  ad operare per il bene delle comunità che insistono in questo territorio, con lo slancio e l’abnegazione di sempre.

Il carabiniere non deve stupire, ha rilevato il comandante, il carabiniere deve esserci sempre… quando serve. “Il cittadino, oggi come 201 anni fa, sa che può contare sul Carabiniere: austero e professionale tutore dell’ordine, ma anche figura amica, uomo retto a cui rivolgersi in caso di bisogno perché vive i problemi della comunità ove svolge il servizio in un rapporto permanente di comunanza e di fiducia, finalizzato a un aggiornamento, secondo una linea di costante sviluppo e verifica. L’impegno del carabiniere è anche testimonianza di quotidiano sacrificio, per il quale non sono richiesti ringraziamenti o più o meno sincere manifestazioni di apprezzamento, ma certamente rispetto. Ogni risultato conseguito da questi uomini e queste donne in divisa e quindi da ogni carabiniere a qualunque grado o ruolo egli appartenga, è la risultante, di rinunce alla propria vita privata e notevoli sacrifici; sacrifici che vanno considerati, rispettati e mai relegati nell’ambito del normale e dello scontato: per questo sono stati ringraziati tutti i carabinieri e le loro e le famiglie che li sostengono.

L’Arma non è, fin nelle sue articolazioni più piccole ma per contro più importanti, Autorità, intesa nella sua declinazione più strettamente giuridica; essa è e vuole essere soprattutto autorevolezza; autorevolezza che nasce della fedeltà alle leggi dello Stato; autorevolezza alimentata dalla quotidiana dedizione; autorevolezza, che scaturisce dal porsi, con incrollabile costanza, al servizio di tutti e, pertanto, proprietà di nessuno.

È evidente che il contributo dell’Arma nella provincia, pur se estremamente significativo nell’ambito delle strategie di contrasto a tutte le illegalità, può assurgere ad una più alta funzione solo ove sia parte di un integrato e funzionale sistema sociale. In questa direzione ed in quest’ottica i carabinieri continueranno a fornire il loro costante ed illimitato impegno per fare “Rete” con tutti, al fine di accrescere il livello e la percezione della sicurezza della popolazione.

L’approccio operativo, ispirato dall’esigenza di avvicinare le forze polizia ai cittadini, ha la sua figura tipica nel carabiniere; la realizzazione sotto il profilo dell’efficienza e dell’efficacia del modello ben si adatta ad una struttura organizzativa estremamente flessibile e puntuale come la nostra: la “prossimità” come requisito sia della fase concettuale, organizzativa, del servizio di polizia di prevenzione, orientato al contatto, all’apertura di un canale di comunicazione con il cittadino, sia come criterio operativo, la “vicinanza fisica” al cittadino.

È il carattere più evidente che tende a garantire al cittadino-utente, adeguate forme di comunicazione e collaborazione, così da coinvolgerlo nel processo di “produzione” della sicurezza, attraverso il radicamento territoriale, la conoscenza diretta dei problemi locali e la costruzione di un rapporto di conoscenza e fiducia con i cittadini (coloro che hanno la titolarità di diritti e altre situazioni giuridiche attive).

L’Arma, in termini di risultati, è intervenuta per il 90,4% del totale dei reati commessi nella provincia nell’ultimo anno, pur avendo agito in un contesto di risorse disponibili, assai meno favorevole che in passato. Non v’è stato settore alcuno in cui non si sia registrato un incremento o una stabilizzazione della resa operativa e dei risultati”.

L’attività  svolta ed i risultati conseguiti, evidenzia l’Arma, “sono anche il frutto della sapiente opera di indirizzo svolta dell’autorità giudiziaria, inquirente e giudicante; nonché espressione della fraterna collaborazione con le altre forze di polizia, in particolare Polizia di Stato e Guardia di Finanza coordinata dall’autorevole solerte e diuturna guida di S.E. il Prefetto dr. Michele Tortora”.