
Intervento dei Carabinieri
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Portomaggiore hanno arrestato due donne,una 48enne e una 24enne, entrambe censurate e residenti nella provincia di Vicenza, perché ritenute responsabili del reato di estorsione in concorso tra loro ai danni di un imprenditore agricolo portuense. Come spiega l’Arma, nei giorni scorsi, la 24enne era stata denunciata dai carabinieri di Portomaggiore, a cui l’imprenditore agricolo si era rivolto, per tentata truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche. La donna, in effetti, tempo fa, dopo aver preso in affitto un terreno agricolo dell’imprenditore tentava indebitamente di ottenere un contributo economico comunitario per l’anno 2013, di diverse migliaia di euro, secondo le norme per il sostegno diretto agli agricoltori, presentando un contratto di locazione pertinente al terreno in questione con data di scadenza falsificata. L’imprenditore, reimmessosi nel possesso del terreno a fine 2012 aveva presentato regolare domanda per la concessione del medesimo contributo finanziario per il 2013. Egli, però, si è visto sospendere dall’ente competente per l’erogazione della provvidenza economica proprio a seguito della richiesta artatamente formulata anche dalla donna. Quest’ultima, contattata dall’imprenditore affinché rinunciasse all’illecita riscossione del contributo comunitario per non mettere in difficoltà la propria azienda, iniziava, attraverso numerose telefonate, nonché supportata dalla 48enne, a minacciarlo con continue richieste di dazioni di denaro. Da qui la denuncia dell’agricoltore ai Carabinieri e la fissazione di un incontro con la donna nel corso del quale l’imprenditore ha consegnato alle due donne un assegno di 2.000 euro. Alla consegna erano presenti i militari ed entrambe le donne sono state subito tratte in arresto mentre l’assegno veniva recuperato e restituito al legittimo proprietario. Le arrestate, dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono state rimesse in libertà ai sensi dell’art. 121 delle Disposizioni Attuative del C.P.P..