
Il 12 novembre non sarà accettato il pagamento con carta
Le organizzazioni di settore annunciano anche sul territorio ferrarese il “No Card Day” nelle stazioni di rifornimento di carburante, per protestare sul costo delle commissioni bancarie. “E’ talmente alto da assorbire l’intero margine di gestione e da costringere di fatto gli operatori a scaricarne gli oneri direttamente sul prezzo al pubblico dei carburanti” spiega una nota congiunta emessa dalla FIGISC Confcommercio nazionale e dalle altre organizzazioni.
”In tutta Italia il prossimo 12 novembre i gestori delle stazioni di servizio carburanti non accetteranno per il pagamento né carte di credito né i pagobancomat”. “I costi delle commissioni bancarie vanno equilibrati sulla base delle movimentazioni – spiega Giovanni Villani presidente provinciale della FIGISC – ormai i margini di redditività sono al ridicolo mentre i costi di esercizio sono letteralmente raddoppiati. Politica e sistema bancario devono trovare la quadratura del cerchio”.
Una preoccupazione per la situazione presente che viene evidenziata nel documento: “Questo il risultato dei provvedimenti emanati dal Governo – prosegue la nota nazionale – che hanno finito per penalizzare, ancora una volta, piccole imprese, lavoratori e consumatori”. E’ sufficiente “dire che il costo imposto ai Gestori italiani è complessivamente superiore all’1,5%, a fronte di un margine lordo inferiore al 2% del prezzo finale che, come noto, per il resto viene intascato dallo Stato, in forma di accise ed IVA, e dalle compagnie petrolifere. Tutto ciò nonostante persino l’’Europa delle Banche’ stia per adottare una normativa che contiene il costo massimo del servizio fra lo 0,2 e lo 0,3%”. La Categoria è avviata, se non interverranno fatti nuovi, ad una vera e propria disobbedienza civile, rifiutando la moneta elettronica in pagamento”, conclude il documento congiunto che vede la FIGISC Confcommercio tra i firmatari.