
Al Ridotto del Comunale, accompagnamento di Letizia Venturi
Un ricco e articolato “Omaggio a Bellini” viene tributato dal soprano ferrarese Mirella Golinelli con la consueta collaborazione pianistica di Letizia Venturi. L’appuntamento sabato 25 ottobre alle 17 per l’Agenda Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara Claudio Abbado. Lo compongono anzitutto, spiegano gli organizzatori, nove brani da Salotto per voce solista e pianoforte. Nel 1935, centenario della morte del compositore, Ricordi pubblicò un’antologia di quindici Composizioni da Camera per voce e pianoforte di Vincenzo Bellini. Da quel momento diventarono parte integrante del repertorio didattico dei Conservatori e componente stabile di quello da recital di molti cantanti, rafforzando il prototipo della vocalità italiana nelle esibizioni soliste di grandi tenori da Caruso fino a Pavarotti. Vennero probabilmente composte nel 1820, mentre Bellini era a Napoli e Milano, prima della sua partenza per Parigi, ma è assai improbabile che l’autore abbia mai considerato queste opere nel loro complesso. La collezione Ricordi si compone di tre sezioni principali. Il primo è un gruppo di sei composizioni di generi diversi, mentre la seconda e la terza sezione contengono due raccolte di tre e sei cosidette Ariette. Lo stile generale è improntato a grande semplicità: mentre le Romanze possono contenere anche alcuni elementi drammatici ed essere vagamente ricondotte allo stile dell’operista, le Ariette sono canzoni popolari sobrie e incantevoli, facili e immediate da eseguire e ricordare. L’accompagnamento è intenzionalmente scarno e il loro stile contrasta sorprendentemente con l’emotività melodrammatica di arie di opere come Norma.
Le Composizioni da Camera trovano dunque poche analogie con lo stile operistico del XIX secolo, mentre è molto probabile che qualche influenza folk, soprattutto dalla nativa Sicilia, possa aver ispirato a Bellini le loro melodie; la poesia è nella maggior parte dei casi in forma anonima e di solito utilizza un metro popolare.
Completano il programma tre celebri arie sopranili tratte da I Puritani, I Capuleti e Montecchi e Norma, e due preziosi e impegnativi interventi per pianoforte solo, un’ottocentesca Polonaise brillante sui motivi della Sonnambula e una trascrizione della Marcia del I atto di Norma.
Ingresso libero.