Si può giudicare un bene dalla metratura? Le valutazioni di Claudio Baglioni, presidente del Consorzio Ferrarese Agenzie Immobiliari

“È più facile rompere un atomo che spezzare il pregiudizio”. Cita Einstein Claudio Baglioni, presidente di Cofim, Consorzio Ferrarese Agenzie Immobiliari, riflettendo sulla situazione del settore.

“Mai affermazione fu più vera ed azzeccata nella vita di tutti i giorni”, continua il presidente Baglioni. “Senza voler passare per pazzo o bastian contrario a tutti i costi voglio semplicemente affermare un concetto molto semplice e cioè che la metratura di un bene immobile non ne determina il suo valore e nemmeno il suo spazio. Spesso infatti il primo approccio del cliente quando si rivolge ad un operatore sia esso impresa o agente immobiliare è condizionato dal pre-giudizio della metratura dell’immobile. Anche gli annunci che descrivono in vendita o in locazione i beni immobili portano sempre (e su alcuni portali obbligatoriamente) la metratura del bene”. “E’ evidente, lo dico subito per non passare per demente – spiega Baglioni –  che 100 mq. sono diversi da 30 mq. chiaro. Sapere o conoscere la metratura di un appartamento non è un capriccio dell’acquirente. Stabilire se un bene è di 100, 90, 92, 55 mq. è un’operazione lecita e legittima di chiunque voglia avere un approccio al bene di tipo ingegneristico, quantistico o semplicemente pratica. Da sempre l’unità principale di classificazione degli appartamenti è stato il metro quadrato. Nel mio piccolo sono ormai 35 anni che leggo ed anch’io scrivo le mie inserzioni con le seguenti affermazioni: ‘ampio appartamento di 100 mq…’,‘appartamento di ampia metrature…’ etc”. Così, “si è formato nella gente un radicato e imprescindibile pre-giudizio per cui una certa metratura configura un grande appartamento mentre al di sotto un piccolo appartamento o di insufficiente spazio. Un pre-giudizio purtroppo è un giudizio dato a priori, senza conoscere e spesso senza comprendere bene e fino in fondo ciò che ci viene proposto. Spesso qualche cliente obietta che 100 metri quadrati sono 100 metri quadrati! Vero. Anche 80 kg sono 80 kg. Ma un uomo di 80 kg si può pre-giudicare grasso? Lasciamo un attimo la risposta in sospeso e cerchiamo di stabilire anche i criteri comunemente utilizzati per determinare i metri quadrati di un appartamento. La metratura commerciale (non quella calpestabile come qualcuno insiste nel voler comprare perché senza muri la casa non sta in piedi e senza corselli, scale, balconi, androni, vialetti di accesso pedonale non si riesce ad arrivare alla casa) di un immobile viene determinata tenendo in considerazione: i muri perimetrali calcolati al 100%, i muri confinanti con altre abitazioni al 50%, balconi al 50%, i terrazzi al 33%. Mi fermo qui per semplicità perché ci sarebbe anche da tenere in considerazione la proporzionale quota delle parti comuni o di eventuali giardini di pertinenza. Si capisce bene da questi piccoli dettagli che la medesima abitazione costruita ex novo o ristrutturata da un vecchio fabbricato con muri perimetrali in sasso e di certo spessore (70-80 cm) pur avendo la medesima metratura ha spazi abitativi interni diversi e più ridotti. Eppure 100 mq. sono 100 mq. Consideriamo inoltre che molto spesso, per esigenze progettuali, l’appartamento debba essere ritagliato in una forma non propriamente funzionale. Capita spesso, ed una volta era una pratica consolidata, di fare appartamenti con lunghi corridoi. Classica disposizione in molte vecchie case di Ferrara. Bene, un appartamento di 100 mq. senza balconi con un grande e lungo corridoio di 20 mq. dove si allineano una dopo l’altra tutte le camere può avere la stessa funzionalità abitativa di un’abitazione altrettanto grande ma disposta in maniera sapiente – precisa Baglioni -  suddivisa in zona giorno e zona notte, con un piccolo disimpegno ed un bel balcone. Eppure 100 mq. sono 100 mq. Ecco il pre-giudizio ci pre-giudica la possibilità di verificare con mano se una data superficie è sufficientemente disposta bene per le nostre esigenze abitative. Per tornare un attimo alla nostra domanda di prima del nostro uomo di 80 kg., vale lo stesso principio: sarà grasso se avrà una statura di 1,50 m ed anche 1,70 ma sarà magro se la sua statura sarà oltre il metro e 90 o due. Infine bisognerà tenere conto dello stato di forma e della muscolatura. Insomma i parametri sono molti e continuare a prendere in considerazione come unico imprescindibile dato il meno indicativo solo perché abituati così da sempre…

Infine un’ultima considerazione – conclude il presidente del Consorzio Ferrarese Agenzie Immobiliari –  un appartamento è come una bella donna (giusto per essere un po’ ruffiano) non può essere giudicato a peso ma per ben altri valori che lo rendono unico come, ad esempio, la disposizione interna degli spazi, la zona d’ubicazione, il piano, la vista, i servizi della zona, l’esposizione al sole… Giudicare una donna dal colore dei capelli è da stupidi, meglio conoscere piuttosto che pregiudicare…”.