
Claudio Baglioni, presidente di Cofim, illustra la situazione del mercato. E dati alla mano si scopre che…
Anche il mercato immobiliare, in questo momento storico in cui ogni settore lavorativo è impegnato a fronteggiare le proprie difficoltà, è costretto a pagare dazio in maniera piuttosto pesante. Molti si chiedono quale sia oggi la reale situazione e se investire in questo settore sia ancora conveniente o se invece esiste una reale e concreta possibilità di vedere crollare ancora nel medio/breve periodo le quotazioni.
“Difficile sapere tutto ciò – spiega Claudio Baglioni, presidente di COFIM, Consorzio Ferrarese Agenzie Immobiliari -. Difficile prevedere l’andamento del mercato immobiliare dei prossimi anni. Si parla molto di un mercato immobiliare fermo, bloccato, in picchiata! Vero il mercato oggi soffre, per la situazione contingente e per la bolla speculativa degli ultimi 10 anni… Ci sarebbero altre ragioni ma inutile stare a dire di Basilea 3, delle banche che non concedono mutui, del credito al consumo e così via…Tuttavia nonostante la grossa crisi si parla e si valuta che il mattone abbia ‘perso’ circa un 10/15% del suo valore, forse qualcosa di più. Dopo anni di grandi guadagni oggi si sconta qualcosa…. Ben lontani però dai crolli finanziari 50/60/70% nei momenti bui di qualche anno fa. Azioni bruciate insieme ai risparmi di tanta gente. Il mattone magari perde valore, ma almeno lo puoi affittare e compensare le perdite. Storicamente il mattone sul medio/lungo periodo (5-10 anni) vince sempre”.
Dunque è possibile investire bene?
“In questo particolare momento è strategico: si compra a prezzi bassi; c’è più possibilità di scelta; le imposte si pagano sulla rendita catastale e non sul valore compravenduto (solo per immobili il cui venditore è una persona fisica); il mercato delle locazioni è ripreso a pieno regime (se le banche non finanziano, i clienti ritornano a considerare le locazioni); comprando a valori bassi la performance sarà maggiore sul medio/lungo periodo.
Insomma le condizioni per investire bene e con successo ci sono. Anzi forse non sono mai state così vantaggiose”.
Ci può fornire alcuni dati reali?
“Nel 1988/89 vendevo le case di nuova costruzione/ristrutturate a L. 950.000 (Euro 490,63) a mq. Oggi il valore medio al mq. del nuovo si aggira intorno a Euro 2.500/2.700 mq. Nel 1999/2000 vendevo gli appartamenti di 4 vani + servizi e box in Città a L.200.000.000 (Euro 103.291). Ora il medesimo appartamento si vende a Euro 190/200.000”.
Ma gli scettici non mancano…
“Ricordo bene che sia nel 1988 sia nel 2000 pur non essendo un periodo di mercato difficile la gente comunque sosteneva che i prezzi fossero cari…Che l’investimento era troppo oneroso… Bla…bla…bla…
Oggi il ritornello rimane invariato. Sicuramente la crisi economica ha inciso pesantemente sulla vita di ognuno di noi ma credo che se c’è un modo per garantirsi un futuro sereno o per consolidare i propri risparmi il bene immobile resti ancora la strada maestra da percorrere”.