
Nella 50esima edizione vincono Domenico Quirico e Pierre Piccinin Da Prata. Un premio per Milena Gabanelli
Domenico Quirico e Pierre Piccinin da Prata, con il libro “Il paese del male” (edizioni Neri Pozza – Bloom) sono i vincitori della 50° edizione del Premio Estense, promosso da Unindustria Ferrara. Il verdetto è stato espresso nella mattinata di oggi in seduta plenaria dalla giuria tecnica e da quella popolare riunite a Palazzo Roverella-Circolo negozianti a Ferrara. Gli altri libri finalisti erano “La lunga notte dell’euro” di Alessandro Barbera e Stefano Feltri (edizioni Rizzoli), “I libri sono pericolosi. Perciò li bruciano” di Pierluigi Battista (edizioni Rizzoli) e “WunderKammer” di Giuseppe Marcenaro (edizioni Aragno).
“Il confronto sui libri in concorso – ha dichiarato Riccardo Maiarelli, presidente di Unindustria Ferrara – è stato intenso e trasparente, come nella tradizione di questo riconoscimento giunto quest’anno alla propria cinquantesima edizione. Ha vinto il diario di prigionia di Domenico Quirico, scritto insieme a Pierre Piccinin da Prata: una testimonianza diretta che può aiutare a comprendere meglio quanto sta accadendo in Medio Oriente, fenomeni complessi che rischiano di avere un impatto sul futuro dei nostri Paesi occidentali. È la grande funzione dei libri, è la funzione che il nostro Premio in questi 50 anni ha cercato di assolvere: quella di aiutare ognuno di noi ad aprire gli occhi e a conoscere in modo più profondo la realtà nella quale siamo immersi”.
Al Teatro Comunale di Ferrara si è svolta la cerimonia di premiazione, presentata da Cesara Buonamici, vice direttore del Tg5 e alla presenza di Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e del Turismo e del presidente dei Giovani di Confindustria Marco Gay.
“La politica nazionale – ha detto tra l’altro il ministro Franceschini – non ha mai fatto un investimento sul patrimonio di talenti e creatività che caratterizza il nostro Paese che costituisce una straordinaria possibilità che ha l’Italia nella competizione globale. Investire in cultura è una carta formidabile: lo capiscono tutti ma noi no. Non solo i politici, è il sistema Paese che non lo riconosce. È giusto che il giornalismo sia denuncia ma quando c’è qualcosa di positivo trasmettiamolo. Siamo pieni di giovani che amano quello che fanno, diamogli respiro. Dobbiamo tornare a essere orgogliosi del nostro Paese. Dobbiamo vedere le potenzialità enormi che abbiamo”.
Il vincitore era stato decretato in mattinata, alla terza votazione, dal confronto tra la giuria tecnica, presieduta da Roberto Napoletano (direttore Il Sole 24 Ore) e composta da Mario Calabresi (direttore La Stampa), Alberto Faustini (direttore Alto Adige e Trentino), Monica Maggioni (direttore RaiNews), Giovanni Morandi (direttore QN Il Resto del Carlino), Folco Quilici (documentarista, giornalista e scrittore), Gianni Riotta (giornalista La Stampa), Stefano Scansani (direttore La Nuova Ferrara) e Marcello Sorgi (editorialista La Stampa) e la giuria popolare, formata da 40 cittadini ferraresi.
Sempre in Teatro, oltre al Premio Estense, è stato consegnato il Riconoscimento “Gianni Granzotto – Uno stile dell’informazione” andato quest’anno a Milena Gabanelli. Il Riconoscimento, consistente nella riproduzione della colubrina “La Regina” in argento, è giunto alla 30^ edizione e viene scelto da una Giuria presieduta dal Presidente di Unindustria Ferrara, Riccardo Maiarelli e da sei industriali designati dall’Associazione.