
Ferrara – Oggi il Sindaco di Ferrara e l’assessore al Petrolchimico hanno incontrato i Segretari confederali di CGIL CISL e UIL unitamente ai rappresentanti di categoria, alla vigilia dello sciopero nazionale del gruppo Eni di domani, indetto dopo l’annuncio del nuovo cda di annullare gli accordi relativi alle riconversioni delle raffinerie di Gela e Porto Marghera e il mancato riavvio del cracking di Porto Marghera.
In una nota alla stampa da parte della CGIL silegge che le parti sociali si sono dette molto preoccupate per le conseguenze che tali decisioni potrebbero portare anche nel polo chimico di Ferrara, pregiudicando gli sforzi messi in campo da Sindacati e Istituzioni per la ricostruzione di una prospettiva di sviluppo, partita con la chiusura nel 2013 della vertenza Basell con la sottoscrizione del protocollo regionale per il “rilancio e lo sviluppo del Petrolchimico di Ferrara”. Tali scelte infatti, se confermate, potrebbero pregiudicare il tentativo di promuovere l’area del polo chimico come eccellenza per l’attrazione di nuovi investimenti e per la creazione di posti di lavoro qualificati.
Il sindaco e l’assessore avrebbero quindi manifestato ampia attenzione, partendo dalla presenza al presidio che si terrà domani davanti alla portineria del Petrolchimico, e garantito un impegno immediato nell’attivazione della filiera istituzionale, in primis con il coinvolgimento dell’Assessore regionale Luciano Vecchi e cercando ogni possibile strada, anche grazie ai parlamentari locali, per stimolare l’attenzione del Governo sul tema e per ottenere l’esplicitazione della strategia industriale relativa alla chimica nel nostro Paese.