Ferrara – A Ferrara le aziende familiari si sono dimostrate negli anni della crisi il modello produttivo più resistente, capace di creare lavoro anche nei difficili anni tra il 2007 e il 2012. A dirlo i dati dell’Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara, secondo i quali per sei imprenditori ferraresi su dieci l’economia su base familiare è un valore reciproco per azienda e famiglia, in quanto entrambi elementi fondanti della società e perché rende l’impresa maggiormente flessibile. La solidarietà e la capacità di adattamento alle contingenze della famiglia rispetto ai dipendenti stipendiati, inoltre, rende la gestione familiare un vantaggio per quasi uno su due, con benefici economici di circa un decimo sul peso medio del fatturato annuo.

Un imprenditore su due ha scelto di seguire la tradizione imprenditoriale di famiglia, soprattutto perchè non disperdere le potenzialità dell’azienda e per il rispetto per l’insegnamento dei valori dell’impresa; importante anche la consapevolezza di poter lasciare l’attività al proprio figlio – che pare tranquillizzi il 25% degli imprenditori per quanto riguarda la crisi economica.

 

“Restano però – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara - alcuni limiti di questo modello, che ancora ne riducono le potenzialità. Occorre, dunque, renderle più competitive evitando, ad esempio, la convivenza obbligata tra generazioni, nella forma di amministratori delegati multipli; pianificando la successione al vertice prima che sia troppo tardi; superando gli ostacoli che ancora limitano la crescita professionale delle donne; bilanciando leadership familiare e Cda familiare; radicarle in una cultura non familistica; aumentando le competenze per fare acquisizioni; aprirle ai mercati internazionali e al private equity”.