Ferrara – E’ stato presentato ieri nel corso della seduta del Consiglio Comunale il piano programmatico dell’amministrazione Tagliani bis, insediatasi dopo le elezioni dello scorso maggio.
Nel documento esposto da Tagliani i punti saldi di quella che sarà la linea politica che verrà seguita nei prossimi 5 anni, volta soprattutto a ricollocare la città di Ferrara ell’ambito delle città emiliane, togliendole la polvere di provincia marginale.
Per questo, come ha detto Tagliani, “Non abbiamo bisogno di nuovi progetti infrastrutturali, ma la Cispadana, la Ferrara – Portogaribaldi e la terza corsia della A 13, opere decise da anni, ci sono indispensabili.” Per evitare la marginalizzazione è tuttavia necessario avere una identità forte e l’ identità forte è il risultato di un confronto serrato ed aperto, senza pregiudizi e riserve, di successive scelte univoche, non di pluriennali dibattiti fra posizioni non dialoganti.
In secondoo luogo, si continuerà a lavorare sulla trasparenza dell’amministrazione: circa il suo operato, le proprie scelte e la gestione della cosa pubblica. 
Dal punto di vista della gestione economica, si registra la volontà mantenere la situazione del debito sostanzialmente stabile, dopo il recupero dello scorso quinquennio, compensandosi il nuovo debito necessario a finanziare gli investimenti con la corrispondente quota di debito via, via estinto. “In ogni caso le esigenze di investimento risultano assai superiori a quanto derivante dalla operazione di cui sopra (30 mln circa nei prossimi 5 anni) sia per la manutenzione straordinaria sia per i nuovi progetti (Massari,Viabilità, Idrovia,Sicurezza degli edifici) : ciò richiederà una rinnovata capacità di alienazione di cespiti, immobiliari e mobiliari, e quindi la messa a disposizione dell’Ente di risorse aggiuntive.”
Per quanto riguarda il personale, negli ultimi anni – per seguire le regole imposte dal Governo – le assunzioni erano state bloccate, mentre i dirigenti anziani sono andati in pensione senza essere sostituiti. Negli ultimi mesi si è invece cambiata tendenza, con l’assunzione di forze giovai e competenti dal profilo tecnico, mentre andranno studiate soluzioni nuove per la gestione delle esternalizzazioni deli servizi scolastici.
In attesa della formulazione di un quadro normativo chiaro e possibilmente definitivo e coerente in materia di aziende pubbliche e controllate, “affideremo agli amministratori delle società controllate ( HFS srl, Ferrara Tua, Amsefc, Amsef, AFM) un mandato quinquennale –  spiega il documento – durante il quale dovranno raggiungere i seguenti obiettivi Strategici:
a) verificare la convenienza e l’ efficienza circa la creazione di una unica società “in house” per l’espletamento di servizi pubblici anche mediante la fusione di Amsefc e Ferrara Tua
b) esplorare la possibile convenienza ed efficienza di un progetto che veda AFM e AMSEF proporre i loro servizi, anche mediante alleanze e/o acquisizioni, su un mercato più ampio di quello locale al fine di ottimizzare risorse professionali e valorizzare la loro esperienza sul mercato. Ciò considerando anche una eventuale manovra, di carattere normativo, che andasse ad imporre – se non fortemente ad incentivare – le dimissioni o l’ apertura al capitale private sulle aziende che 10 stanno a mercato (AFM AMSEF): ottimizzazione quindi necessaria se si vogliono avere ritorni economici significativi in fase di dismissione di queste realtà aziendali che devono, prima, realizzare al meglio le proprie capacità di “aggressione” del mercato e di ottimizzazione delle risorse.
Per quanto riguarda i cittadini, sono previsti potenziamenti dei servizi allapersona e alle famiglie, dove le persone restano al centro delle priorità dell’amministrazione.