
Ferrara – La lotta alla zanzara tigre non deve conoscere momenti di stasi: anche quest’anno il Comune di Ferrara ha messo in campo tutte le iniziative possibili per contrastare gli insetti sulla base del ‘Piano regionale per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue’ .
Da maggio a ottobre il Comune ha dato infatti mandato ad Amsefc di trattare con prodotti larvicidi i tombini, le caditoie e tutti i potenziali ristagni d’acqua nelle aree pubbliche, e con spray adulticidi particolari luoghi ma solo in casi di infestazione straordinaria o di emergenza a seguito di epidemie trasmesse da zanzare.
Questa lotta però non può avere esiti positivi senza un attivo coinvolgimento della popolazione. Le aree pubbliche sono infatti solo il 20-30% del territorio complessivo. Il rimanente 70-80% delle zone da controllare ed eventualmente disinfestare è di proprietà privata. E’ quindi necessario che i cittadini mettano in atto misure di prevenzione e di trattamento nelle aree di loro competenza.
Cosa fare: trattare regolarmente (ogni settimana) i tombini e le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi a base di Bacillus thuringensis, eliminare i sottovasi o, se impossibile, evitare il ristagno di acqua al loro interno (vuotarli sul terreno ogni 4-5 giorni), verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite (se ostruite vi ristagna l’acqua piovana), che il raccordo del tubo di grondaia con la caditoia stradale sia ermeticamente sigillato (se no le zanzare riescono a penetrarlo per deporre le uova), verificare che non vi siano aperture di collegamento con l’esterno dai vespai allagati (fondamenta degli edifici), coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese, tenere pulite fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi che sono predatori delle larve di zanzara tigre.
Cosa invece non fare: accumulare copertoni e altri contenitori che possono raccogliere anche piccole quantità di acqua stagnante, lasciare che l’acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di materiale e legna, lasciare gli annaffiatoi e i secchi con l’apertura verso l’alto, lasciare le piscine gonfiabili e altri giochi pieni di acqua per più giorni, svuotare nei tombini i sottovasi o altri contenitori che contengono acqua e larve.