(gay pride a Ferrara, foto d'archivio)

Ferrara – Anche Ferrara, grazie al collettivo “God Save The Queer”, comincia a dire la sua in piazza: buona la presenza di ieri al corteo organizzato in occasione del Gay Pride, che dalla scalinata di piazzale Medaglie d’Orodsi è snodato fino alla Stazione ferroviaria, da dove sono poi andate a Venezia per aggregarsi così al Gay Pride nazionale.

Tanti i giovanissimi, molti i volti noti dell’associonismo omosessuale di Ferrara, tutti dietro allo striscione che recitava “L’amore non si cura”, slogan delle ultime manifestazioni in difesa dei diritti LGBTQI.

“I nostri scopi sono molteplici. Sul piano puramente ideale le nostre rivendicazioni si muovono verso il riconoscimento della sessualità e dell’identità di genere come fluidi più che come categorie stagne separate ed incontaminate.- hanno speigato gli organizzatori – Crediamo che lo sviluppo e il proprio riconoscimento sessuale siano processi non etichettabili e non riducibili a consequenzialità standardizzate. Per questo crediamo che ognun* sia liber* di esprimere la propria persona nelle modalità che trova più adatte alla sua particolarità di singolo.”