
Ferrara – Un “tombarolo” esperto e intraprendente quello che la Guardia di Finanza di Comacchio ha denunciato per possesso illegale di materiale archeologico.
Il cinquantunenne ferrarese, presso la sua abitazione, conservava più di 300 reperti di poca romana, provenienti dalla zona della necropoli di Spina.
I finanzieri hanno intercettato l’uomo mentre scandagliava con unmetal detector un appezzamento di terreno nella zona di Valle Pega, proprio vicino alla Necropoli Etrusca di Spina.
I militari hanno qiuindi notato che l’uomo – dopo un’accurata rirca con il suo strumento -si allontanava in auto; una volta fermato hanno ritrovato nel mezzo l’attrezzatura che stava utilizzando e una moneta antica. Nel corso di una perquisizione domiciliare la sorpresa: un vero e proprio tesoro: moili, monete, pezzi di stoviglie – tutto risalente ad epoca romana, come hanno stabilito i funzionari del Museo Archeologico nazionale di Ferrara, intervenuti a supporto dei finanzieri.