
Ferrara – La morte di Federico Aldrovandi continua – malgrado il dolore della famiglia, un iter giudiziario importante e “pesante” – a dare spettacolo. Un pessimo spettacolo.
Durante la sessione pomeridiana del Congresso nazionale del Sap, il sindacato autonomo di Polizia, in corso a Rimini, tre dei quattro agenti che uccisero il diciottenne ferrarese, condannati per omicidio colposo e da poco in libertà – e in servizio – hanno ricevuto 5 minuti di applausi dalla platea in sala, con una folla di delegati sindacali in piedi.
Paolo Forlani, Luca Pollastri e Enzo Pontani (e anche Monica Segatto, che non ha preso parte ai lavori) sono stati condannati dalla Corte di Cassazione il 21 giugno del 2012 per eccesso colposo in omicidio colposo a tre anni e sei mesi, tre anni dei quali coperti dall’indulto, per aver ammazzato nel 2005 il giovane Aldrovandi durante un controllo di polizia a Ferrara.
La mamma di Federico, Patrizia Moretti, ha dichiarato all’ANSA “E’ terrificante, mi si rivolta lo stomaco.Cosa significa? Che si sostiene chi uccide un ragazzo in strada? Chi ammazza i nostri figli? E’ estremamente pericoloso”.