Una delle opere esposte

Un connubio in grado di trascendere le distanze temporali

Domenica 17 settembre 2023, alle ore 17.30, nell’Abbazia di Pomposa presso la Sala del Refettorio, si terrà il finissage della mostra “ALBERI ~ Alle origini del mondo”, opera installativa realizzata dall’artista-architetto Marisa Zattini.

Il finissage prevede una visita guidata condotta dall’artista ed una performance del musicista Giovanni Ciucci che eseguirà una partitura musicale unitamente al flusso sonoro proviene dall’ambiente sonorizzato, in dialogo con il contesto espositivo.

La presenza dell’opera scultorea, declinata sul tema dell’alfabeto ebraico costituisce la fonte di ispirazione per questa performance, mediante la quale Giovanni Ciucci si riallaccia alla riflessione esegetica ebraica e, al contempo, riflette sulla presenza dell’installazione di arte contemporanea in stretta relazione con il ciclo pittorico trecentesco che l’accoglie. Un connubio in grado di trascendere le distanze temporali e col quale riformulare le possibilità espressive delle tipologie di materiali adottati per l’installazione: materiale organico (legno) e inorganico (metallo), a fronte di peculiari linguaggi: pittura parietale, grafemi, musica, canto e intervento performativo.

Un vortice creativo che si rende visibile tramite il disegno dell’Ouroboros, presente nella ventitreesima sezione scultorea che suggella l’insieme espositivo.

La performance evidenzia come la ricerca artistica di Giovanni Ciucci si muova tra linguaggi e tecnologie diversificate, adottando strumentazioni come la chitarra elettrica e l’ambientazione sonorizzata, in forza delle quali introdurre una rilettura antropologica della memoria arcaica alla luce del linguaggio artistico contemporaneo. Un artista interessato alle sonorità ma anche teorico che da anni segue il lavoro di Marisa Zattini, scrivendone criticamente e accompagnando le sue installazioni con specifiche ambientazioni sonore, che continua a promuovere in un dialogo serrato tra arti visive, linguaggio e suono, facendo in tal modo interagire segno, presenza corporea e intangibilità del flusso sonoro.